La Storia in sintesi

Il Softball a Forlì nasce nel 1969, prima società della regione, su iniziativa di alcuni insegnanti di educazione fisica. La squadra si iscrive alla serie A. Nel 1972 ottiene il suo miglior risultato, un secondo posto.
Nel 1985 la I.E.F. cambia nome e diventa l'attuale Softball Club Forlì. Causa problemi economici, la squadra riparte dalla C2 con le ragazze della giovanile.
Il ritorno nella massima serie avviene nel 1994, e coincide con molti cambiamenti. Primo tecnico straniero, il cubano Roberto Herrera Barrientos; prima giocatrice straniera, la neozelandese Jaye Bailey. Solo due anni, e l'Italpaghe è in finale scudetto, ma cede 3-0 al Bollate.
La stagione seguente, il 1997, è di certo quella più strampalata per Forlì. In campionato rischia la retrocessione, e riesce a risollevarsi soprattutto grazie all'ingaggio in extremis della neozelandese Gina Weber. Al suo esordio in Europa (Forlì rappresentava l'Italia in Coppa Campioni dopo la rinuncia del Bollate), va a trionfare in Olanda contro tutti i pronostici e mette in bacheca il trofeo più prestigioso.
Da questo momento il Sc Forlì entra stabilmente a far parte dei vertici della palla soffice italiana ed europea. Le delusioni si alternano alle vittorie, ma nessuna stagione è mai "banale".
Per la verità, sono le delusioni a essere in maggioranza: Forlì macina finali, e ne esce con una Coppa Coppe (Praga, 2000, con l'esordio in panchina per Jason "JK" Kumeroa) e tre Coppe Italia.
Sono anni di soddisfazioni impagabili: nel 2002 la Fiorini va a segno in Coppa Campioni, e soprattutto si cuce il primo scudetto, conquistato nell'ormai famoso pomeriggio della rimonta da 0-2 sul Bussolengo. Sono anni di delusioni brucianti: stagione 2004, una squadra da sogno, tra aprile a settembre la Fiorini perde una sola volta in tutto, approda da favorita in finale scudetto... e perde senza tante scuse contro Macerata.
Si riparte così con un profilo più basso. Eppure l'anno 2005, ancora con un neozelandese al timone, Glenn Roff, restituisce a Forlì il sorriso e due trofei, la seconda Coppa Coppe e la quarta Coppa Italia. E nuovi stimoli per un 2006 trionfale, in cui la Fiorini mette a segno un'altra Coppa Coppe e soprattutto il secondo scudetto.
E Forlì continua a lasciare il segno anno dopo anno. Nel 2007, stagione dalle mille contraddizioni, le romagnole restituiscono al Macerata la sorpresa di tre stagioni prima, e in Olanda strappano la Coppa Campioni alle favoritissime avversarie. Il 2008 invece sarà ricordato per il primo divorzio in corsa tra la Fiorini e il suo manager (il canadese Foti), e soprattutto per il terzo scudetto, vinto finalmente sul diamante di Forlì.